Microbioterapia: quando il micromondo cura
Nel nostro corpo vive un mondo invisibile ma fondamentale per la nostra salute: il microbiota, un ecosistema che regola molti processi vitali, dall’immunità alla digestione, formato da miliardi di batteri, funghi e altri microrganismi.
Negli ultimi anni la scienza e le terapie naturali hanno rivolto sempre più attenzione al suo equilibrio.
In questo articolo esploriamo che cos’è la microbioterapia, un approccio che utilizza i microrganismi benefici per sostenere e migliorare il benessere generale, come funziona e la sua importanza.
Cos’è la microbioterapia e come funziona
La microbioterapia è una pratica che ha lo scopo di ristabilire l’equilibrio del microbiota umano, cioè l’insieme dei microrganismi che popolano il nostro corpo, in particolare intestino, pelle e mucose.
Quando questo equilibrio si altera possono infatti insorgere disturbi digestivi, infiammatori o anche stress e ansia generale.
L’obiettivo della microbioterapia è ripristinare l’armonia di questa comunità microbica, favorendo la crescita dei batteri buoni e limitando quelli potenzialmente dannosi.
Le tecniche possono variare, ad esempio abbiamo:
- Bioterapie vive: usare batteri vivi, come i probiotici, in grado di colonizzare l’intestino.
- Assunzione di prebiotici: Sostanze che nutrono i microrganismi benefici.
- Mimetici del microbioma: Che supportano e imitano il microbioma, come i simbiotici, ovvero la combinazione di probiotici e prebiotici, o delle diete specifiche.
- Terapia Fagica: Utilizza dei virus che attaccano le cellule batteriche.
- Trapianto di Microbiota Fecale (FMT): Il trasferimento del microbiota delle feci di un donatore sano ad un paziente malato per ripristinare il riequilibrio del suo microbiota intestinale.
La microbioterapia non agisce soltanto sull’apparato digerente, ma ha un impatto su tutto il corpo, l’’intestino è infatti collegato al cervello attraverso l’asse intestino-cervello, un canale di comunicazione che influenza anche il tono dell’umore, la concentrazione e il benessere emotivo.
Il ruolo del microbiota nella salute e nel metabolismo
Il microbiota è un sistema dinamico che cambia nel tempo, influenzato dalla nostra dieta, dal nostro stile di vita, dal livello di stress e dai farmaci che assumiamo.
Un equilibrio alterato, ovvero la condizione di disbiosi, può interferire con la digestione dei nutrienti, ridurre l’assorbimento di vitamine e minerali e indebolire il sistema immunitario.
La microbioterapia interviene proprio per correggere queste alterazioni e ripristinare l’equilibrio originale.
Secondo la revisione del 2022 “Review article: the future of microbiome-based therapeutics”, il microbiota svolge un ruolo essenziale nel mantenere l’omeostasi del corpo, contribuendo alla regolazione del metabolismo e alla protezione contro agenti patogeni, questo studio evidenzia anche come la manipolazione mirata del microbioma, attraverso strategie terapeutiche personalizzate, possa supportare i trattamenti per disturbi gastrointestinali, infiammatori e metabolici.
La microbioterapia può quindi sostenere la digestione, migliorare la regolarità intestinale e ridurre gonfiore o sensibilità alimentari, ma non solo, il suo impatto positivo può estendersi anche alla pelle e al sistema immunitario, grazie all’effetto che i microrganismi benefici esercitano sull’infiammazione generale del corpo.
Quando è utile la microbioterapia?
Sono diversi i casi in cui la microbioterapia può essere indicata:
- Quando si sospetta un’alterazione del microbiota: dovuta a stress, alimentazione disordinata o uso prolungato di antibiotici.
- Come supporto per chi soffre di disturbi digestivi: come colon irritabile, gonfiore o stitichezza.
- Come aiuto complementare in percorsi di riequilibrio: dopo infezioni intestinali o terapie farmacologiche intense.
- Può essere per migliorare l’energia e la concentrazione: un intestino in equilibrio influenza positivamente il benessere mentale e la gestione dello stress.
Alcuni percorsi di microbioterapia vengono anche integrati in dei programmi personalizzati, che comprendono modifiche all’alimentazione, assunzione di probiotici e uno stile di vita più regolare.
Lo studio del 2024 “Past, present, and future of microbiome-based therapies” sottolinea come le terapie basate sul microbioma siano in continua evoluzione verso approcci su misura, in cui la scelta dei ceppi batterici e la loro combinazione dipendono dalle esigenze individuali, osservando che queste strategie potrebbero rappresentare in futuro un complemento importante nella prevenzione di patologie croniche legate all’infiammazione o al metabolismo alterato.
La microbioterapia non è una soluzione unica per tutti, ma un percorso di riequilibrio che deve essere adattato e monitorato da professionisti esperti.
I benefici della microbioterapia
Tra i principali benefici della microbioterapia abbiamo:
- Rafforza il sistema immunitario: rendendo l’organismo più resistente a infezioni e malattie stagionali.
- Migliora la digestione: riducendo gonfiore e pesantezza dopo i pasti.
- Stimola la produzione di serotonina: un neurotrasmettitore legato al buonumore.
- Migliora la qualità del sonno e della gestione dello stress: grazie al ruolo del microbiota nella produzione di sostanze che influenzano il sistema nervoso centrale.
- Supporta la salute della pelle: Alcuni ceppi di batteri intestinali possono contribuire a regolare i processi infiammatori cutanei.
Imparare a prendersi cura del microbiota significa anche modificare e migliorare le proprie abitudini alimentari, riducendo zuccheri raffinati e cibi ultra processati e preferendo invece alimenti ricchi di fibre, fermentati e naturali, che vanno a nutrire i microrganismi benefici.
Il micromondo della microbioterapia
Il micromondo che abita il nostro corpo è dunque un attore attivo e determinante nel mantenimento dell’equilibrio interno di ognuno di noi.
I risultati della microbioterapia possono essere differenti da persona a persona, ma nonostante sia ancora in fase di sviluppo, questo approccio offre nuove prospettive per comprendere come il corpo reagisce e si adatta e la possibilità di creare trattamenti più efficaci per il microbiota, personalizzati per ogni paziente.
Per chi desidera iniziare un percorso di microbioterapia è consigliabile rivolgersi a un medico o a un professionista qualificato per scegliere le metodologie adatte ed evitare possibili controindicazioni o peggioramenti.